Grace voleva uscire, voleva camminare fuori casa, tornare a saltare tra i fili d’erba dove è nata. Me lo diceva, non ci crede nessuno, ma me lo diceva. Troppo piccola la mia casa, troppo sola lei sempre ad aspettarmi, troppi i miei sensi di colpa per un gattino agile e vispo come lei. Poi un giorno, a metà agosto Laura mi ha detto: adesso che vai in ferie Grace dalla a me, proviamo a farla ritornare nella mia prateria, dai suoi a-mici con cui è nata, me ne occupo io, le do da mangiare e finchè vorrà dormirà in casa. Così ho fatto. Ora lei è li con la sua libertà, sono andata a trovarla, è serena e Laura e Gigi se ne occupano con attenzione e amore. Mi manca molto e non so come sono riuscita a farlo, ma sono certa di averle ridato la sua vita.